Nelle ultime settimane sta facendo molto discutere la figura della Funeral Planner, tanto da diventare un trending topic sui social e sui principali media nazionali.

La scomparsa di una persona cara genera un dolore indescrivibile, ma sappiamo bene che, qualora il decesso coinvolgesse la Mamma, il dolore diventerebbe ancora più difficile da gestire e superare.

Di certo ti sarà capitato di leggere delle frasi più o meno lunghe sulle lapidi dei defunti. Ognuna di quelle è un epitaffio.

L’organizzazione di un funerale richiede mente lucida e supporto di personale esperto qualificato. Esiste, però, un gesto collegato all’ultimo saluto del caro estinto che viene fatto seguendo il proprio cuore in prima persona rispondendo alla domanda: Cosa mettere nella bara?

Oggi vi parleremo di… morte. Proprio così, e vi racconteremo come quest’azione sta diventando sempre più libera da tabù e filtri.

Di certo vi sarà capitato di prendere parte a una Messa di Riuscita, cerimonia molto diffusa nella cultura religiosa più popolare del centro-sud Italia. Conosciamo da vicino la Messa di riuscita, il suo significato e la storia.

Sapevi che esiste il galateo del funerale?
Oggi ti daremo alcune indicazioni e consigli utili per comportarsi nel migliore dei modi in caso di lutto e per partecipare al rito funebre rispettando le regole del bon ton.

L’elaborazione di un lutto è un processo che solitamente evolve in 5 fasi e può essere più o meno semplice da superare. Consiste nella rielaborazione dell’accaduto per riuscire a recuperare la serenità.

Regalare fiori è un gesto che accompagna le più svariate occasioni ed eventi; dalle più liete come una laurea, un compleanno o una nascita, alle più spiacevoli come un funerale o la visita a un defunto.

Alla domanda: “quali sono i colori del lutto?” di certo molti di noi risponderanno: “il nero e le tonalità più scure di grigio e blu”; ma in realtà a seconda delle culture vi sono differenti modalità di comunicare il dolore per la perdita di un proprio caro.